giovedì 7 aprile 2011

A una passante


Urlava intorno a me la via, senza pietà
alta, snella, in gramaglie, sovranamente triste
con sontuosa mano sollevando le liste dell'abito,
guarnato di ondosi falbalà.

E con gamba di statua, passò una donna:
vidi,
bevvi nell'occhio suo, con spasimi d'insano,
come in un cielo livido, gravido d'uragano,
dolcezze ammalianti e piaceri omicidi.

Fu un lampo... poi la notte.
Fuggitiva beltà,
nel cui sguardo, all'istante, l'anima mia risorse
non ti vedrò più dunque che nell'eternità?

Altrove e via di qui! Troppo tardi! Mai, forse!
Poiché corriamo entrambi a ignoto e opposto sito,
o tu che avrei amato, o tu che l'hai capito!

Charles Baudelaire

Scrivere...


Scrivere è trascrivere. Anche quando inventa, uno scrittore trascrive storie e cose di cui la vita lo ha reso partecipe: senza certi volti, certi eventi grandi o minimi, certi personaggi, certe luci, certe ombre, certi paesaggi, certi momenti di felicità e disperazione, tante pagine non sarebbero nate.
         C. Magris